Palazzo della Memoria: un approccio collaudato

Written by on 16 Giugno 2021

Palazzo della Memoria: un approccio collaudato (anche da un bambino)

Ed eccolo è arrivato. L’articolo che non avrei mai pensato di scrivere insieme a una foto che mai avrei pensato di pubblicare. Infatti, non troverai uno scatto raffigurante i miei figli tra miei profili social. Ho sempre voluto tutelare la loro privacy ed evitare qualsivoglia problema futuro. Scrivere quello che stai per leggere mi è costato caro, in termini emotivi. Ma oggi vuole essere un’occasione speciale, voglio raccontarti uno spaccato della mia vita che per fortuna si è concluso positivamente ma che avrebbe potuto prendere tutt’altra piega, una piega drammatica.

Se ancora non mi conosci, io sono un ipnologo e ipnotista, da sempre appassionato delle Neuroscienze, esperto in mindfulness, linguaggio del corpo, coaching ed in metodi di apprendimento veloci e tecniche di memoria.

 

Il protagonista della foto che stai vedendo è mio figlio, Giovanni. Mi rendo conto che questo scatto non è dei migliori (anche perché fatto dalla nonna che ha pensato bene di segarmi il viso in favore del nipote).Lo vedi seduto sulle mie ginocchia, appena dopo il periodo di quarantena e di guarigione dal Covid, intento ad imparare la poesia per la festa del papà dello scorso 19 marzo. La poesia era costituita da 23 versi, perfettamente memorizzati da Giovanni in circa 5 minuti (un record a detta sua).

Voglio precisare che Giovanni è un bimbo normalissimo, non è un plusdotato, è molto socievole ed allegro.

Ma non è stato sempre così. Un bambino che, per un limitato periodo di tempo rientrava tra la categoria dai bambini definiti “Late Talkers” ovvero i “Parlatori Tardivi”.

Viene definito “Parlatore Tardivo” quel bambino che raggiunge 30/36 mesi di età con un vocabolario di parole molto ridotto

È chiaro che, pur disponendo degli strumenti più adeguati ed efficaci essendo un ipnologo/ipnotista e quindi abituato a confrontarmi con la mia e l’altui coscienza, ho dovuto faticare non poco a calmare le apprensioni e le ansie della mia famiglia. Ma questo è stato niente.

Il vero dramma prese il sopravvento quando ci recammo presso l’ASL territoriale della mia città, per incontrare una neuropsichiatra infantile per un controllo e per degli approfondimenti sul caso. La dottoressa, dopo una visita che, per essere buono ho giudicato altamente approssimativa, tira fuori la diagnosi: Spettro Autistico.

Spettro, una parola che fin da bambini  ci ha causato ansie e paure, associata ad un’altra terribilissima parola: Autismo

Il disturbo dello spettro autistico è un disturbo neurologico caratterizzato da un ritardo nello sviluppo delle interazioni sociali e della comunicazione e da forme atipiche di entrambe, oltre che dalla presenza di comportamenti stereotipati e di interessi ristretti – American Psychiatric Association, 2013

Mentre la dottoressa parlava di terapie e percorsi possibili, sempre con una certa superficialità ed apatia, , la mia attenzione si posava sul viso della mia ora ex moglie.

La sua mascella tirata e rigida ed i suoi occhi che piano piano si riempivano di lacrime irruppero nella mia anima per farmi cogliere ed assaggiare la disperazione e lo sconforto, provato solo da chi si è ritrovato in queste situazioni.

Nei minuti successivi alla visita, ho provato ad estraniarmi dalla figura di padre che non accetta di avere un figlio “speciale” ricercando, nella maniera più obiettiva ed imparziale possibile, quei segni dello spettro, prima identificati dalla neuropsichiatra.

Una scelta che comunque ti porta a un bivio. Due strade: rassegnazione o speranza.

Quei segni io non li riconobbi, tanto da fissare un nuovo appuntamento con uno dei più rinomati specialisti con la preghiera che questa volta la visita venisse effettuata con tutti i criteri e la giusta attenzione.

Il dottore rivoltò il bambino come un guanto per oltre un’ora. Un’ora per me interminabile. Dopo questa infinita attesa ci guardò e disse :

<< Questo bambino ha solo bisogno di altri bambini e dell’asilo>>.

Non riesco a definire l’emozione del momento, è stato come prendere aria fresca dopo giorni di apnea. Le mani del dubbio e dell’angoscia allentarono la presa alle nostre gole. Dopo appena qualche giorno dalla visita in concomitanza del suo quarto compleanno, come per magia, Giovanni iniziò’ a parlare. Più i giorni passavano e più diventava abile nel dimostrare una buona proprietà di linguaggio.

Oggi ha 8 anni ed è un chiacchierone, inventa storie e situazioni. Facciamo veramente fatica a farlo stare zitto, ma è chiaro che prendiamo queste situazioni come una benedizione.

Ora torniamo alla poesia…

Pensaci. Ogni test o prova che tu hai fatto da adulto, come anche da bambino, si è basata sulla memoria. E tutti i cancelli che il bimbo prima e l’adulto poi supererà sulla strada verso la realizzazione dei suoi sogni, si basano sulla capacità di ricordare i dettagli. Completamente e accuratamente.

E poiché sappiamo che, la capacità di avere successo ha a che fare con ciò che si è imparato e ciò che si riuscirà a ricordare, è legittimo porsi una domanda come questa:…

Come si fa ad avere una memoria superiore, tale da garantirci una vita piena di soddisfazioni, gratificazioni e successo?

Stai per scoprirlo, perché ti parlerò di una delle tecniche di memoria più efficaci, che ahimè’ viene venduta dai vari Marketers, o marchettari, come la panacea dell’apprendimento, chiamata Palazzo della Memoria.
Seppur ottima non è bastevole se alle spalle della nostra istruzione, non ci sono elementi conditi da: pianificazione;comprensione; rielaborazione..Questo in riferimento allo studio.

La memoria è solo l’ultimo passaggio di un percorso faticoso che certamente possiamo rendere più agevole ma che non può prescindere dalle condizioni sopra citate.


Piccolo Spot 

 

Dal 30 Giugno sarà possibile prenotarsi per i corsi “TOP MEMORIA” su Metodo di Studio Efficacie e Memoria che partiranno a Settembre. Se vuoi ulteriori infomazioni puoi cliccare qui e lasciare il tuo indirizzo email. Riceverai l’invito ad una partecipazione gratuita per un webinar in diretta.

 

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Il palazzo della Memoria

 

Questa mnemotecnica oggi è conosciuta come “Palazzo della Memoria” e con altri nomi come ad es. “Palazzo Mentale” Il modo più semplice è usare la tua casa di famiglia per memorizzare e ricordare qualsiasi cosa. Le migliori tecniche di memoria utilizzano tutte edifici e altri luoghi fissi.

Perché?

Perché la mente umana ha l’insolita capacità di ricordare la disposizione degli edifici. Per questo motivo, la mnemotecnica basata sulla localizzazione (conosciuta anche come Tecnica dei loci di Cicerone) è stata usata per migliaia di anni fino ad arrivare ai nostri giorni arricchendosi di spunti e diventando “Palazzo della Memoria”.

Fai disegnare a tutti i membri della tua famiglia una mappa della casa in cui vivete (anche ai bambini). Sarai stupito dalla precisione che ognuno di loro porterà al gioco

Ecco un’immagine di un semplice disegno reperito velocemente sul web, fatto da un bambino. Lui ha riportato la disposizione della sua casa disegnandola, portando questa ricostruzione nella sua mente, per poter memorizzare proprio una poesia. Chi è già pratico non ha la necessità di disegnarla ogni qual volta dovesse servire.

La casa è la struttura centrale, una risorsa speciale.

Qualunque persona, di qualsiasi età, può costruire una piantina simile a questa ed usarla per memorizzare qualsiasi cosa.

Ma attenzione, non usate il palazzo della memoria per informazioni futili. Il trucco è usare queste meravigliose strutture mentali per memorizzare informazioni importanti. Sto parlando di quel tipo di informazioni che hanno un impatto diretto sulla qualità della vita. Nel caso di un bambino, un’interrogazione a scuola potrebbe essere un motivo abbastanza valido per usarla. E quindi

  • la localizzazione è il primo potere della memoria.
  • Il secondo potere della memoria è l’associazione.

Per usare questo potere, si associa l’informazione ad un luogo. E per rendere l’informazione davvero magnetica, si creano immagini folli, paradossali magari anche con un corredo emozionale che la rendono più facile da ricordare. Infatti…

Quali sono le situazioni che ricordi meglio?

Il primo bacio, la nascita di un figlio, la prima volta che hai fatto l’amore (e se sei maschietto magari ricordi la figuraccia J),la laurea o magari un evento triste, il giorno in cui un tuo caro ti ha lasciato. Ricordi i dettagli di queste situazioni, perché vissute con un certo carico emozionale.

Ora ti riporto una cosa che dico spesso alle persone che incontro: Noi siamo i figli della nostra memoria. Quello che siamo, come ci comportiamo, quelle che sono le nostre abitudini, l’indole e la personalità,  non sono altro che il frutto di tutte le emozioni che abbiamo provato nel nostro passato e durante le nostre esperienze di vita. Questo sarà un capitolo ed un argomento per un prossimo articolo perché merita assolutamente un approfondimento. Ma continuiamo…

L’immagine paradossale, folle e fuori dagli schemi è ben conosciuta dagli autori delle pubblicità.

Questo video riprende una pubblicità degli anni 80, per chi ha la mia età (45 anni) è quasi impossibile non ricordarla (dura appena 30 sec.)

In questo spot c’e’ tutto quello che deve esserci per capire come rendere le informazioni memorabili. La scena è paradossale, caotica, simpatica. Tanto è efficace che ancora oggi ,a distanza di oltre 40 anni, quando entro in una ferramenta, mi torna in mente l’imbianchino, il vigile, ed il pennello cinghiale.

Torniamo a noi

È molto divertente inventare le proprie stanze come attività di famiglia

Ora fai finta che tu, tuo figlio o tua figlia dobbiate imparare i nomi delle prime cinque voci verticali della tavola periodica degli elementi.

tabellaperiodica-palazzo_della_memoria

I seguenti suggerimenti sono solo esempi. Il metodo funzionerà meglio quando chi dovrà memorizzare, si inventerà le immagini da solo.

Quindi abbiamo:

1 Idrogeno
2 Litio
3 Sodio
4 Potassio
5 Rubidio

Immagina che la tua casa abbia cinque stanze: Cucina; bagno; soggiorno; camera da letto e stanza dei giochi. Le hai già disegnate e puoi camminare con la tua immaginazione da una stanza all’altra, nell’ordine in cui hai prestabilito.

Per decidere quest’ordine fai finta di invitarmi a casa tua e farmi visionare la casa stessa. Prima mi potrai far visitare la cucina se non il soggiorno etc., la scelta sta a te e quello sarà l’ordine che porterai con te, da qui all’eternità.

L’idrogeno va nella prima stanza (es.cucina). Immagina un drone che trasporta la bibbia, aperta sul capitolo della Genesi. Questa associazione drone+genesi mi ricorderà l’idrogeno e quindi:

1) Cucina – Idrogeno

Nella seconda stanza (es Bagno) immagina che il drone si sposti in bagno e lanci la bibbia su due persone che stanno litigando ferocemente. C’e’ una lite nel mio bagno!. La parola “lite” mi ricorderà Litio.

  • Cucina – Idrogeno
  • Bagno – Litio

Nella terza stanza (es. soggiorno) immagino che i due contendenti del bagno si spostano in salotto dove c’è un vecchio con una barba molto lunga, ed uno dei due esclama “So che è Dio”. Tale esclamazione mi favorirà il ricordo della parola Sodio

  • Cucina – Idrogeno
  • Bagno – Litio
  • Soggiorno – Sodio

Nella quarta stanza (es. camera da letto) immagina che Dio con uno schiocco di dita faccia comparire sul letto un’aiuola di piante ed un giardiniere che le sta potando. L’immagine della “potatura” mi farà ricordare Potassio.

  • Cucina – Idrogeno
  • Bagno – Litio
  • Soggiorno – Sodio
  • Camera da Letto – Potassio

Nella quinta ed ultima stanza (es. stanza dei giochi) immagino che il giardiniere corre nella camera dei giochi perché distrattamente si è tagliato un dito con la forbice e su quel dito porta un anello con una pietra rossa, un rubino. Il rubino appunto ci ricorderà il Rubidio.

  • Cucina – Idrogeno
  • Bagno – Litio
  • Soggiorno – Sodio
  • Camera da Letto – Potassio
  • Stanza dei giochi – Rubidio

Prova quindi a sperimentare e vedrai gli effetti. la tecnica del Palazzo della Memoria è ideale per ricordare liste ed elenchi, parole di lingue straniere, nomi e cifre (con i giusti correttivi per memorizzare i numeri). Più palazzi e più stanze utilizzerai e più sarà profonda la lista di parole che potrai ricordare.

Essere in grado di ricordarle in un attimo fa una differenza enorme per i bambini a scuola ma anche per gli studenti o per chi vuole portare qualche beneficio nella sua quotidianità.

Giovanni ha imparato proprio questa tecnica, insieme ad altre. Ora dice che ha acquisito i superpoteri della mente ed io lo lascio fare. Curiosi i bambini, curiosa la loro creatività e fantasia.

Dopo quasi due anni di epidemia globale, abbiamo tutti sacrificato un pò della nostra vita e libertà sull’altare della sicurezza mondiale. Ma in questi anni, oltre ai lutti a causa del Covid tanti altri drammi si sono consumati, senza far rumore, senza destare la giusta attenzione, senza esser stati minimamente considerati. La pandemia ha occupato quasi il 100% delle nostre giornate facendoci dimenticare forse che, nonostante tutto ognuno di Noi può ritenersi fortunato. Per questo dedico questo articolo a Voi “piccole anime speciali” ed ai vostri genitori.

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